Nel Pliocene, a partire da cinque milioni di anni fa, il mare si estendeva in gran parte del nord Italia. Anzi, ad essere sinceri, l’Italia come la conosciamo noi non esisteva. Come mai ora non c’è più il mare e al suo posto troviamo la Pianura Padana?
Dopo la Crisi di salinità del Messiniano, che prosciugò il bacino del mar Mediterraneo, si torna ad una situazione “normale”. In questo periodo balenottere, delfini e sirenidi nuotano indisturbati in un mare dalle temperature tropicali. D’altra parte, sulla terraferma pascolavano elefanti, ippopotami, mastodonti, e i primi ruminanti, che venivano attivamente predati da animali come ghepardi e iene.
Una zona del Golfo Padano, chiamata bacino Pliocenico Astigiano, ci ha restituito molti fossili, i più interessanti di mammiferi marini.
Un esempio sono la balenottera Tersilla, scoperta nel 1993 nel Monferrato,  il delfinide Septidelphis morii, scoperto invece nel 1979 e la balena fossile rinvenuto nel 1965 nei pressi di Gorgognano a pochi km da Bologna.
 
 
Balena fossile in Val di Zena (Bologna): un ritrovamento straordinario

Nel 1965, un contadino di Gorgognano, una frazione del comune di Pianoro, in provincia di Bologna, stava lavorando in un campo quando trovò qualcosa di strano: una serie di ossa bianche che spuntavano dal terreno.

Il contadino, Bruno Monti, non sapeva cosa fosse, ma chiamò subito l'attenzione di un gruppo di paleontologi dell'Università di Bologna. I ricercatori, dopo un'attenta analisi, scoprirono che si trattava dei resti fossili di una balena, risalente al Pliocene, tra i 2 e i 5 milioni di anni fa.

La balena, una Balaenoptera Aucutorostrata, era lunga circa 9 metri e pesava circa 30 tonnellate. Era un cetaceo di grandi dimensioni, con una testa grossa e un rostro appuntito.

I paleontologi hanno ipotizzato che la balena fosse morta in seguito a un spiaggiamento. In quel periodo, la Val di Zena era infatti un'ampia laguna, che si estendeva fino alla pianura padana. La balena, probabilmente, si era avvicinata troppo alla costa e si era incagliata nel fango.

Il ritrovamento della balena di Gorgognano è stato un evento straordinario, che ha contribuito a migliorare la nostra conoscenza della fauna marina del Pliocene. I resti fossili della balena sono oggi conservati presso il Museo Geologico di Bologna.

Un monumento in memoria della balena

Nel 2008, in località Gorgognano, è stato inaugurato un monumento in memoria della balena fossile. La scultura, realizzata dagli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, raffigura una balena di 9 metri, a grandezza naturale.

Il monumento è stato collocato nel punto esatto in cui è stato ritrovato il fossile. È un'opera importante, che serve a ricordare un ritrovamento straordinario e a sensibilizzare il pubblico sull'importanza della tutela del patrimonio paleontologico.