Palazzo Agucchi de' Borsari a Bologna: storia e architettura di un gioiello del Settecento

In via Santo Stefano 75 a Bologna si erge maestoso Palazzo Agucchi de' Borsari, uno degli edifici più rappresentativi del Settecento bolognese. Con la sua elegante facciata in stile tardo-barocco, impreziosita da statue e decorazioni in pietra, il palazzo costituisce un unicum nel panorama architettonico cittadino.

Le origini del palazzo risalgono al XVII secolo, quando sull'area sorgevano alcune case di proprietà della famiglia Agucchi, nobile casata bolognese. Agli inizi del Settecento l'edificio fu sottoposto a una radicale ristrutturazione voluta dal conte Pirro Agucchi, con l'intento di realizzare una nuova residenza di famiglia.

I lavori, protrattisi per diversi decenni, portarono alla costruzione dell'imponente palazzo che possiamo ammirare ancora oggi, su progetto dell'architetto bolognese Carlo Francesco Dotti.

La solenne facciata venne ultimata intorno al 1752 e si caratterizza per il grande corpo centrale lievemente aggettante, impreziosito al piano nobile da un monumentale balcone con parapetto in ferro battuto. Il prospetto è scandito su due livelli, con le aperture incorniciate da lesene tuscaniche in pietra che conferiscono ritmo e slancio verticale all'insieme.

Il pian terreno presenta un elegante portico con volte a vela sorrette da colonne in arenaria, che crea un raffinato passaggio pedonale porticato. Ai lati, due portali bugnati consentono l'accesso al cortile interno del palazzo.

Il piano nobile, illuminato da ampie finestre centinate con timpani triangolari in arenaria di Varignana, presenta come elemento focale il balcone centrale, sorretto da quattro enormi mensole con decorazioni a voluta. Le finestre ai lati del balcone sono ulteriormente impreziosite da originali capitelli ionici dalle volute angolari.

Il complesso apparato decorativo in facciata denota l'estro artistico di Carlo Francesco Dotti, che reinterpretò sapientemente i dettami del barocco attraverso elementi di grande originalità.

Alla sfarzosa facciata corrispondono interni altrettanto spettacolari, arricchiti da decorazioni in stucco e affreschi di pregio. Lo scalone monumentale, illuminato da un lucernario centrale, conduce al piano nobile dove si aprono saloni imponenti con eleganti pavimenti a mosaico.

Da segnalare il salone d'onore affrescato con scene mitologiche da Giacomo Colonna e la sala dei fondatori, impreziosita dai ritratti dei membri della famiglia Agucchi. Un raffinato giardino pensile con ninfeo completa l'opera.

Dopo la realizzazione, il palazzo passò per via ereditaria dalla famiglia Agucchi ai conti Bosdari e quindi ai marchesi Albergati, che ne sono tutt'oggi proprietari. Nonostante i passaggi di mano, l'edificio si è mantenuto pressoché intatto nella sua struttura architettonica e decorativa settecentesca.

A partire dagli anni '90 del Novecento, il palazzo è stato sottoposto a importanti interventi di restauro a cura della Soprintendenza, che hanno riportato all'antico splendore facciate, scaloni e saloni interni. Oggi l'edificio, pur restando di proprietà privata, può essere visitato in occasione di eventi culturali e mostre d'arte.

Palazzo Agucchi de' Borsari rappresenta un capolavoro del Settecento bolognese, emblema del buon gusto e della ricchezza della nobiltà cittadina. La facciata principale costituisce un unicum nel panorama architettonico bolognese, coniugando sapientemente gli stilemi barocchi con originali elementi di fantasia tipici del tardo Settecento.

Con la sua imponenza maestosa e le raffinate decorazioni, il palazzo testimonia lo splendore raggiunto dall'arte e dall'architettura della Bologna settecentesca, destinata a lasciare un'impronta indelebile nella storia della città.