In Strada Maggiore 40, a pochi passi da Piazza Maggiore, sorge l’imponente Palazzo Sanuti Bevilacqua Degli Ariosti, emblema delle sontuose dimore gentilizie che impreziosirono Bologna tra il XVI e il XVIII secolo. La sua elegante facciata racchiude una storia affascinante, intrecciata alle vicende di illustri casate aristocratiche della città.

Le origini del palazzo risalgono al 1560, quando il senatore Giovanni Gozzadini acquistò alcune proprietà nell'area di via Barberia per farvi edificare la nuova residenza di famiglia.

I lavori, protrattisi per circa un trentennio con la direzione dell'architetto Domenico Tibaldi, portarono alla realizzazione di un imponente complesso architettonico, ingrandito nel XVII secolo con l'acquisizione di ulteriori stabili attigui.

La solenne facciata principale presenta al piano terra un elegante porticato con volte a vela sorrette da colonne tuscaniche in pietra. Ai lati si aprono i due portali d'accesso alle corti interne, mentre il grande portone centrale conduce all'atrio passante che distribuisce i vari ambienti del palazzo.

Il piano nobile è scandito daMonofore rettangolari incorniciate in pietra e coronate da timpani triangolari. Un balcone centrale sorretto da mensoline completa la decorazione.

All'interno si susseguono saloni sontuosamente affrescati con scene mitologiche e nature morte, abbelliti da eleganti stucchi e pavimenti marmorei. Uno scalone monumentale collega i tre livelli dell'edificio.

Dopo secoli di proprietà Gozzadini, nel 1867 il palazzo passò per via ereditaria ai conti Maramotti, attuali proprietari. Nonostante alcune manomissioni ottocentesche, l'edificio ha mantenuto pressoché intatto il suo aspetto cinque-seicentesco.

Con la sua mole imponente e le raffinate decorazioni, Palazzo Gozzadini è emblemaddel prestigio e della ricchezza delle casate senatorie bolognesi undero di questa dimora uno dei loro capolavori. Un gioiello dell'arte e dell'architettura che impreziosisce il centro storico della dotta.