Una residenza aristocratica nel cuore di Bologna
In via d’Azeglio, a pochi passi da Piazza Maggiore, sorge l’imponente Palazzo Sanuti Bevilacqua Degli Ariosti, emblema delle sontuose dimore gentilizie che impreziosirono Bologna tra il XVI e il XVIII secolo. La sua elegante facciata racchiude una storia affascinante, intrecciata alle vicende di illustri casate aristocratiche della città.
Le origini del palazzo risalgono al 1520, quando la ricca famiglia Sanuti fece erigere la propria residenza su un isolato di case medievali di sua proprietà. I lavori proseguirono per tutto il secolo trasformando radicalmente l’originario complesso di edifici.
Agli inizi del XVII secolo la dimora passò per via ereditaria ai Bevilacqua, nobile casata di giuristi e mecenati, che diedero il nome al palazzo. Sotto di loro furono abbelliti cortile, giardino e saloni con affreschi e decorazioni barocche.
Nel 1760 il palazzo fu acquistato dal conte Pirro Giovanni degli Ariosti, esponente di una delle famiglie più illustri del patriziato bolognese. La facciata principale fu completamente ridisegnata in stile neoclassico su progetto dell’architetto Francesco Tadolini.
Il risultato è l’elegante prospetto attuale, ritmato da lesene ioniche che suddividono i due livelli. Al pianterreno si aprono tre ingressi ad arco a tutto sesto, mentre il piano nobile presenta ampie finestre centinate con timpani triangolari. Un grande stemma marmoreo al centro completa la decorazione.
Gli interni conservano ampi saloni affrescati e arredati con mobili d’epoca, nonché una quadreria con opere di Ludovico Carracci, Guido Reni, Guercino e altri maestri bolognesi. Un raffinato giardino pensile ospita piante secolari e sculture neoclassiche.
Oggi di proprietà privata, Palazzo Sanuti Bevilacqua Degli Ariosti è una preziosa testimonianza del prestigio e della cultura che fecero di Bologna una delle capitali artistiche d’Italia tra XVI e XVIII secolo. Un gioiello architettonico che impreziosisce tutt’oggi il cuore storico della città.