La Basilica di Santo Stefano a Bologna, conosciuta anche come il "Complesso delle Sette Chiese", è uno dei luoghi di culto più affascinanti e ricchi di storia della città emiliana. Si tratta di un agglomerato di edifici religiosi di epoche diverse accostati tra loro nel corso dei secoli, ognuno con una propria storia e significato.
Le origini del complesso risalgono al V secolo, quando fu costruita la Chiesa del Crocifisso su un'area precedentemente occupata da un tempio pagano. La tradizione vuole che proprio in questo luogo il protomartire Stefano, primo santo cristiano, sia stato lapidato. Le sue reliquie furono poi traslate a Bologna intorno al V secolo, rendendo la basilica uno dei centri di culto più importanti dedicati al santo.
Nel corso dei secoli, attorno alla Chiesa del Crocifisso sorsero via via altri edifici religiosi, tanto che nel XVII secolo il complesso aveva ormai assunto la forma attuale. Vediamo nel dettaglio le sette chiese che compongono la Basilica di Santo Stefano.
La Chiesa del Crocifisso
È la chiesa più antica, risalente come detto al V secolo. Consacrata nel 561, ha pianta a croce greca con una cupola centrale. All'interno si possono ammirare capitelli, colonne e sarcofagi di epoca romana, mentre nell'abside è visibile un affresco raffigurante Gesù Cristo in Croce tra la Vergine e San Giovanni Evangelista.
La Chiesa del Santo Sepolcro
Edificata nel IX secolo, deve il suo nome alla presenza di una copia del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Ha una pianta ottagonale con all'interno un colonnato che regge la struttura a tholos che custodisce l'edicola del Sepolcro. Sulle pareti si possono ammirare affreschi tre-quattrocenteschi con Storie della Passione.
La Basilica di Santo Stefano
È la chiesa principale, costruita nel XII secolo. Si presenta con una facciata romanica a capanna in laterizio con portale centrale sormontato da una lunetta affrescata. L'interno è a tre navate con colonne recuperate da edifici romani. Conserva opere d'arte come il Polittico Griffoni del XVI secolo e la cantoria lignea di fra Damiano da Bergamo.
La Chiesa dei Santi Vitale e Agricola
Risale all'VIII secolo, quando fu costruita per accogliere le spoglie dei martiri Vitale e Agricola. L'interno, suddiviso in tre navate, presenta colonne marmoree di spoglio e capitelli corinzi e composito. Vi si trovano affreschi trecenteschi e il sepolcro di San Vitale, patrono di Bologna.
Il Cortile di Pilato
Deve il nome probabilmente ai gradi della scala, pari secondo la tradizione a quelli della casa di Ponzio Pilato. Si tratta di un chiostro porticato risalente al XVI secolo, con loggiato su due livelli di ordine dorico. Vi si affacciano la Chiesa del Crocifisso, il Calvario e la Chiesa dei Santi Vitale e Agricola.
La Cappella del Calvario
Edificata nel IX secolo, presenta una pianta quadrata con una croce centrale disegnata sul pavimento. Contiene una Deposizione di Cristo nel sepolcro in terracotta policroma del XV secolo. Sulle pareti si trovano affreschi trecenteschi raffiguranti le Storie della Passione.
Il Chiostro Medievale
Di origine duecentesca, fu demolito nel XIV secolo e ricostruito in forme gotiche. Ospita al centro un pozzo ed è circondato sui quattro lati da un porticato con archi a sesto acuto sorretti da colonnine in laterizio. Sul lato nord vi si affaccia la suggestiva Cappella del Calvario.
La ricchezza storico-artistica della Basilica di Santo Stefano è davvero notevole. Il complesso nel suo insieme offre al visitatore un viaggio attraverso i secoli tra architetture e opere d'arte di grande valore, immergendolo in un'atmosfera densa di spiritualità e fascino.
Per questo e per il suo profondo legame con la storia e la tradizione cristiana, nel 2000 è stato riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Un riconoscimento che rende onore a questo luogo così particolare, che racchiude in sé l'essenza stessa della città di Bologna.