Storia e descrizione del monumento-simbolo della città

Con i suoi 97,2 metri di altezza, la Torre degli Asinelli è il monumento più iconico dello skyline di Bologna, nonché una delle torri medievali più alte d'Italia. Simbolo indiscusso della città emiliana, domina ancora oggi il centro storico con la sua mole imponente, visibile da ogni punto di vista.

Le origini della costruzione risalgono al 1109, quando la famiglia aristocratica degli Asinelli, una delle più illustri casate di Bologna in epoca medievale, decise di edificare una grande torre a scopo militare e dimostrativo del proprio potere.

Fonte: Augusto Vasina, "Le torri gentilizie di Bologna", 1995

La struttura venne realizzata in laterizio con una pianta quadrata di 7,30 metri di lato alla base. I muri perimetrali raggiungono lo spessore di 2,45 metri nei primi piani, assottigliandosi poi progressivamente fino a 1,50 metri sotto la cella campanaria che corona la sommità.

All'interno una scala di 498 gradini, in origine in legno e poi sostituita con una rampa in pietra, conduce fino alla terrazza panoramica da cui si può godere di una vista spettacolare a 360° sui tetti e torri di Bologna.

Fonte: "Le torri gentilizie di Bologna", Giuseppe Roversi, 1989

La Torre degli Asinelli, con la sua imponenza, incarnava il prestigio e il dominio degli Asinelli sulla città medievale. Oltre alle funzioni militari e dimostrative, fungeva da torre di avvistamento e punto di comunicazione. La famiglia vi risiedeva nei piani nobili, mentre quelli superiori erano riservati alla servitù e ad usi artigianali legati alla lavorazione della seta.

Numerose feritoie illuminano all'interno la scala elicoidale, visibile anche esternamente per la leggera sporgenza dal perimetro della torre che le conferisce un aspetto "a nastro".

Fonte: Giovanni Gozzadini, "Delle torri gentilizie di Bologna", 1877

La Torre degli Asinelli dominò incontrastata lo skyline di Bologna per secoli, finché nel 1185 venne costruita la "gemella" Garisenda, crollata poi nel 1300. Oggi è l'ultima testimonianza di quel fitto bosco di torri medievali che caratterizzava Bologna, nonché simbolo della città nel mondo. Meta ambitissima dai turisti, continua a svettare maestosa come faro di Bologna e monumento-icona della sua storia millenaria.